Sergio Dalmasso storico del movimento operaio. QUADERNI CIPEC e Altri Scritti
  

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Giornale di Boves, 2008  2008   Torna alle categorie

Sergio Dalmasso, consigliere regionale

Esperienza partitica ed amministrativa, progetti, delusioni e prospettive, visioni d’insieme ed occhio al locale del bovesano consigliere regionale piemontese

Sergio Dalmasso,

 

Riprendiamo il discorso, in nuova chiacchierata, di fronte a tazza di the, nella fine del settembre scorso, in casa sua, con il bovesano Sergio Dalmasso, consigliere regionale di Rifondazione Comunista (area di maggioranza dell’attuale Presidente Mercedes Bresso), la storia del cui impegno politico, da lui stesso raccontatoci, abbiamo già pubblicato, in due puntate nei mesi scorsi.

 

Allora... consigliere Regionale, dalla primavera 2005, come e perchè.

“Eletto senza averci mai pensato prima, senza averci mai avuto simili (o altre) ambizione... Mi hanno inserito nel ‘listino’ di candidati che vengono eletti automaticamente con il/la Presidentede, come da legge elettorale regionale, e si aggiungono a quelli eletti proporzionalmente (per la cronaca, insieme a lui, è stato eletto anche altro cuneese, l’ex sindaco del capoluogo Elio Rostagno, ex-repubblicano, allora in quota alla ‘Margherita’, ora leader del locale ‘Partito Democratico’, sconfitto, alle elezioni per la Presidenza della Provincia dal monregalese Raffaele Costa, ndr).

Questa non era lamia prima candidatura. Sono stato in lista alle comunali di Boves e Cuneo, alla provincia, alla regione, a Camera e Senato e una volta, addirittura, alle elezioni europee. L’ho sempre fatto soprattutto per ‘portare acqua’ alle formazioni politiche di cui ho fatto parte e qualche volta sono stato eletto (comune di Boves, due volte a Cuneo, in provincia).

 

Questa nomina ti ha cambiato non poco la vita, supponiamo...

“Totalmente... Io, nonostante porti avanti impegno partitico sin da quando ero studente, non lo avevo mai fatto a livello ‘professionistico’. Continuavo a praticarlo nel tempo libero lasciato dalla mia professione di insegnante... Qui ho dovuto chiedere l’ ‘aspettativa’: si passa da una riunione all’altra, non era concepibile riuscire a fare diversamente... Devo dire che i dati pubblicati mi indicano come uno dei più presenti alle varie riunioni, con la sola eccezione del periodo tra il gennaio ed il marzo scorso, in cui ho avuto problemi di salute ed un ricovero ospedaliero...”.

 

Ti manca la scuola?

“Sì, certo! Se ne riparla tra un anno e mezzo... Spero l’attuale Ministra non mi mandi ‘in pensione’ d’ufficio, ‘rottamato’... Spero di riuscire a tornare...”.

 

Il che vuol dire che ti ricandiderai?

“Solo se il mio nome dovesse servire, come sempre, a ‘portare un po’ d’acqua’, qualche voto, per il mio partito, in questo momento in grosse difficoltà...”.

 

Parlaci di questi anni di tua esperienza a Torino...

“Sono partito come capogruppo consiliare di Rifondazione, poi mi sono dimesso per la mia opposizione alle missioni militari in Afghanistan ed al loro ri-finanziamento...”.

 

Posizione molto simile a quella del senatore Turigliatto, espulso, poi, dal partito, e diventato esponente della “Sinistra critica”, formazione che si è presentata, senza risultati clamorosi, alle scorse elezioni politiche... Tu, invece, in Rifondazione sei rimasto...

“Mi sono presentato all’ultimo congresso, quello in si decideva il nome del successore di Fausto Bertinotti, segretario nell’ultimo decennio,  in una ‘terza mozione’, rispetto alle due principali: quella che candidava il piemontese Paolo Ferrero e quella che candidava Nichi Vendola, attuale Presidente della Regione Puglia... Al congresso nazionale, la nostra mozione ha votato Ferrero.”.

Mi sembra che molti lettori non capiscano la differenza delle posizioni dei due, onestamente...

La maggioranza emersa dal congresso vuole rilanciare Rifondazione e una presenza comunista sui grandi temi sociali, Vendola propone il superamento di Rifondazione (un po’ la prosecuzione del bertinottiano progetto di “Arcobaleno, insomma, ndr) in una sinistra più larga e senza più riferimenti con la tradizione e la storia comuniste (di cui tutti critichiamo eccessi, errori, deformazioni, evidenziate dal crollo dell’URSS e dei paesi dell’est)

Il partito ne è diviso, praticamente in due, anche a livello nazionale, con tanti voti a Vendola nel Sud (in Puglia, Campania, Basilicata verso l’80%) e Ferrero che ha vinto al Nord. Per il suo incarico stesso, il governatore della Puglia, insieme alla sua componente, sarebbe portato a maggior dialogo con il Partito Democratico, mentre l’attuale dirigenza, dopo il disastro elettorale, il ‘subito’ ‘voto utile’ a favore di Veltroni, preferisce prendere maggiori distanze... É, proprio, questa situazione di vera difficoltà del partito a spingermi ad occuparmi maggiormente di Rifondazione, della sua sopravvivenza dopo, per certo tempo, essermi dedicato principalmente all’Amministrazione... Sono nel Comitato Centrale Nazionale. Del resto, comunque, anche non più capogruppo, devo dire che essere Consigliere regionale è già un grosso impegno...Sono in quattro commissioni consiliari (‘Cultura e scuola’, ‘Istituzioni’, ‘Agricoltura’, ‘Bilancio’), nelle quali, chiaramente, posso vantare più competenza in talune che in altre...”.

 

É, chiaramente, come chiedere al negoziante se è buono il suo prodotto, però, ci dica: come giudica il ruolo di Rifondazione Comunista, sinora, in questa Amministrazione regionale?

“Sinceramente positivo. Abbiamo  un solo assessorato, ma quello, forse, più importante, vista la sua incidenza sul bilancio piemontese, la ‘Sanità’. Vi abbiamo messo persone competenti, del settore, come Mario Valpreda (purtroppo, poi, colpito, improvvisamente, da malattia) ed Eleonora Artusio (che lo ha sostituito), protagonisti di un lavoro immenso ed eccezionale: Piano Sanitario, Ristrutturazione ASL, definizione, insieme ad altri Amministratori, del Piano di Edilizia Sanitaria,  anche se, di quest’ultimo, la realizzazione è resa più complessa dall’attuale, difficile, situazione economica al centro di una crisi che ritengo strutturale  e non solamente finanziaria e di breve periodo.

Siamo parte di una Amministrazione che ha un bilancio variegato, ma nel complesso positivo e che può, tra un anno e mezzo venire riconfermata...”.

 

Ci tracci le linee guida di questo vostro lavoro ?...

“Il Piano Sanitario ha rappresentato progresso reale per gli utenti, per il loro essere ‘persone’ in momento delicato, con abbassamento, effettivo, dei ‘tickets’, in più riprese e soprattutto a favore dei redditi minori... L’accordo con la FIAT (acquisendo alcune aree) ha contribuito  a superare momenti di difficoltà che, però, si stanno ripresentando oggi in tutta l’industria automobilistica e nell’indotto.  Dal punto di vista del recupero del patrimonio artistico e dello sviluppo del turismo piemontese ricordo l’intervento, il rilancio, della Reggia di Venaria. La Presidente ha cercato di sfruttare fondi europei, capitali esteri, per la crescita economica. Stiamo discutendo, ed è molto importante, il ‘Piano paesaggistico’. Deve passare, ed è importante come solo i bilanci, la ‘Legge urbanistica’, di semplificazione (ma qui temiamo manchino forme reali di controllo). Come nostra scelta, da sempre, ci siamo mossi a favore delle fasce deboli della popolazione, con esenzioni dell’IRPEF (imposte) e del ticket, a favore di asili nido sia pubblici che privati (noi puntiamo più sul pubblico, altri in maggioranza sull’intreccio pubblico/privato). Abbiamo investito in infrastrutture, strutture ospedaliere (a Novara, Vercelli, Moncalieri, Alessandria), in Provincia di Cuneo citerei, ma non ci limitiamo a questo, Mondovì, Alba e Bra.

La discussione sulla TAV (l’Alta Velocità in Val Susa e il corridoio sino al Portogallo) dura da anni e qui in consiglio vi sono posizioni diverse. Noi continuiamo a ricordare gli enormi costi economici ed ambientali e la necessità di tenere conto della popolazione locale già toccata da autostrada, strade , ferrovia e da problemi ambientali enormi. Abbiamo vissuto la protesta della popolazione e abbiamo, sempre sottolineato l’assurdità di un modello di produzione che sposta le merci da una parte all’altra del mondo, senza tenere conto dei costi energetici...

Il malessere sociale  cresce ogni giorno, anche in Piemonte; chiediamo, sempre, con insistenza, che vi siano più fondi per disoccupati, cassintegrati, precari, per chi fatica persino a pagare l’affitto... Parliamo di sussidi, ma, anche, di ‘lavori socialmente utili’ e di ‘Cantieri di lavoro per disoccupati’. Personalmente, ho espresso dissenso sul provvedimento della maggioranza di limitazione della circolazione delle auto (‘Euro 0’, ‘Euro 1’), provvedimento doveroso per l’inquinamento, ma pesante per il bilancio delle famiglie più povere; avevo chiesto che le misure venissero ‘graduate’, diluite, nel tempo, che gli interessati non fossero messi davanti a scelte improvvise...”.

 

Questo giornale si è sempre occupato molto di “vie di comunicazioni della zona”,  dicci qualcosa a riguardo, della situazione e delle prospettive...

“Vi sono ritardi nelle infrastrutture... I trasporti locali sono in condizioni difficili... Ho l’impressione che i collegamenti ferroviari stiano peggiorando... Il raddoppio della ferrovia nel tratto Cuneo-Fossano era uno dei punti del programma elettorale, è rimasto sulla carta... Il raddoppio del ‘Tunnel di Tenda’ procede lentamente... Bisogna sistemare il Colle della Maddalena... Sull’Autostrada ‘Cuneo-Carrù-Marene’ il percorso, ‘a zeta’, mi sembra illogico, ma l’opera è iniziata e speriamo che non si trascini in eterno”.

 

Con questa elezione sei entrato a far parte di un mondo di classe dirigente politica di livello ormai alto (la, cosiddetta, “casta”); raccontaci le tue impressioni... Come ti trovi?

“Svolgo attività politica da sempre, appunto, ma mai tra i ‘professionisti’; devo dire che i Consiglieri regionali (ancor più i parlamentari) guadagnano troppo, ma sarebbe opportuno prendersela, anche, con altri settori,  quello dei manager di industrie, banche, ferrovie, Alitalia...

Avete notato,però, che da quando vi è (ahimè) il governo di destra della casta non si parla più?

Io verso la metà di quanto percepisco al partito, in più, specie dopo la sconfitta elettorale alle ‘politiche’, ci troviamo a fronteggiare vari problemi di finanziamento riguardo ad iniziative locali ed alle stesse spese per le ‘sedi’...

Soldi a parte, è la prima volta che assisto direttamente alla politica a questi alti livelli... Vi noto aspetti positivi, come la grande capacità dei funzionari, come altri che mi lasciano più perplessi: i frequenti ‘cambi di casacca’, i ‘posizionamenti elettorali’, l’idea del ‘mezzo per far carriera’ e salire ancora... Stiamo assistendo alla scomparsa dei partiti, che, ormai, diventano dei, semplici, ‘comitati elettorali’: io vengo da quaranta anni di militanza, ma fatta in maniera diversa...”.

 

Ed i tuoi rapporti con Boves, da Consigliere regionale?

“Ho sempre seguito i problemi locali, anche se la nostra formazione politica non fa clientelismo, cosa che, pure, porterebbe non pochi voti...  Ho cercato, senza trovare soluzioni, di interessarmi ai problemi dei pendolari con le ferrovie (tanti cuneesi viaggiano verso il capoluogo regionale, per lavoro e per studio)... La nascita del Piano Sanitario riguarda anche il Cuneese... Ho presentato varie interrogazioni, partecipo alle manifestazioni pubbliche, anche se non amo mettermi in prima fila... Sento ed incontro frequentemente  il nostro Consigliere provinciale Ivan Digiambattista, di Valdieri, per essere aggiornato sulle tematiche locali, Provincia e Comuni della zona...

Sulla ‘Cittadella’ voglio ricordare di essere sempre stato, tra i pochi, ad aver ritenuto, sin dall’inizio, che l’operazione fosse sbagliata. É chiaro che, al punto in cui si è arrivati, sia, ormai, necessario vada in porto,  che i lavori siano terminati in breve tempo, le nuove strutture utilizzate al meglio (attualmente la struttura, lo ricordiamo, ospita la prima esposizione del FRAC, Fondo Regionale Arte Contemporanea, ndr). Circa le polemiche sulla ‘Variante’ alla ‘Bovesana’ ho portato il problema ai funzionari regionali. Continuo a credere che la soluzione con percorso tra l’incrocio ‘dell’Angelo’ e i ‘Ponti Gemelli’ sul Gesso potesse essere la migliore per le due frazioni, Mellana e Fontanelle. Mi preoccupa una crescita urbanistica che continua ad occupare terreni agricoli con case e capannoni, ma anche questa posizione, so bene, non porta voti... Quanto tempo ci vorrà affinché, tra Boves e la sua frazione Sant’Anna, non ci sia più un campo coltivato? Recentemente ho sentito un gruppo di ecologisti bovesani sul discorso della cementificazione dei canali e sulle loro rimostranze riguardo alla devastazione dell’habitat del ‘gambero di fiume’ che, sopra Fontanelle, pare avesse uno dei suoi luoghi ideali...

Sulle prossime elezioni comunali bovesane continuo a credere che parlare di ‘democrazia’ significhi più investire la popolazione che continuare a trattare in segrete stanze... Sarebbe necessario che quanto esiste ancora del centrosinistra e di formazioni ambientaliste si incontrasse per definire temi, proposte e candidature, che coinvolgesse la popolazione... Ma, evidentemente, si usava così una volta, nella ‘Repubblica berlusconiana’ la politica si fa in altri modi...”.

 

Un ultimo pensiero sulle Comunità Montane e sul loro “taglio”.

“Nelle nostre iniziative c’è la legge sulle Comunità Montane che cerca di salvare i cinquecento dipendenti che rischiano il posto negli ‘accorpamenti. Il governo che riesce a dire tutto e il contrario di tutto, dovrebbe spiegare se le vuole tenere in vita e finanziare (così pure le province).